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Agostina Pallone
agostina palloneNata il 13 novembre 1957, vive e lavora a Milano.
Le sue origini mediterranee, legate alla Magna Grecia, la portano ad amare il mare e coglierne l’energia vitale.
Questa energia è presente nei suoi lavori attraverso l’utilizzo di vari materiali: legno sbiancato dal mare, sassi e sabbie di ogni colore e consistenza, polveri minerali, terre ferrose, gusci di molluschi, oggetti di metallo corrosi dal tempo e dal vento.
La sua espressione artistica non prevede alcun tipo di manipolazione, lavorazione o alterazione delle forme che ritiene distruttiva e non creativa), ma solamente il loro assemblaggio nel tentativo di avvicinare e amalgamare diversi oggetti in un disegno armonico.
Ha iniziato il suo percorso espositivo a Milano presso alcuni locali di intrattenimento per poi approdare all’Accademia San Luca di Milano per sviluppare lo studio pittorico secondo le indicazioni date da R. Steiner.
Il Pensiero

L’amore per la madre terra ha risvegliato in me sentimenti primordiali legati al DEMIURGO portandomi in una dimensione artistica in cui nulla si crea e nulla si distrugge. Nella natura ho trovato la materia prima da plasmare per dare forma alle mie idee.

Ogni mia ricerca trae spunto dal profondo interesse per la natura in particolare per i paesaggi vulcanici e marini. In questi luoghi raccolgo terre, sabbie, pietre, legni, conchiglie e tutto ciò che il tempo ha modificato e plasmato per poi assemblarli donando loro nuova forma e nuova vita.

E’ nella natura che l’uomo potrà ritrovare i veri valori dell’esistenza , "il mondo sensibile"!

Recensione critica

di Sabrina Falzone - Critico e Storico dell’Arte

Ispirata all’antica filosofia, Agostina Pallone riesce ad individuare un linguaggio artistico che le consenta di mediare tra la dimensione intelligibile e la materia.


L’indagine formale dell’artista milanese nasce dalla mera nobilitazione della materia preesistente, sulla quale si disvela la proiezione di un mondo ideale non soltanto grazie alle proprie competenze tecniche ma anche grazie alla sua inedita enfasi intellettuale.


Un paziente lavoro di reperimento dei materiali precede la vera e propria fase creativa, che tiene conto delle forme naturali. Evocando la forza energetica del mare, Agostina Pallone utilizza con tecnica mista materiali come pietre, conchiglie, legni sbiancati, sabbia, polveri minerali, gusci di molluschi, terre ferrose ed altri oggetti di metallo, sovente corrosi dal tempo e dal vento. Talvolta alcune ricerche sfociano nel design con la realizzazione di specchi, sedie o tavoli sempre nell’ottica del rispetto delle forme naturali, senza alterazioni né manipolazioni.

Esse piuttosto vengono estrapolate dall’immaginario marino per poi essere successivamente ricontestualizzate: persino il processo di ossidazione del rame diventa oggetto di indagine artistica.
Il semplice assemblaggio dei materiali, risvegliando un sentimento primordiale, allude ad un senso di equilibrio e di armonia. Le idee dell’autrice trovano la massima espressione nell’elogio della materia, protagonista indiscussa del suo operato artistico.

Il profondo messaggio artistico, che Agostina Pallone intende comunicare, è che soltanto nella natura l’essere umano potrà recuperare gli autentici valori dell’esistenza, colmando questa enorme perdita.