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PLASTIGLOMERATES campioni # 5 – 6 – 7 cm 7,5x5x2,5 cm 3x4x2 cm 3,5×2,5×0,5

PRESENTAZIOE PLASTIGLOMERATES Kelly Jazvac (artista canadese),Patricia Corcoran (geologa canadese) e Charles Moore (oceanografo americano) espongono alla XXII Triennale di Milano, intitolata Broken Nature: Design Takes On Human Survival edizione 2019, un particolare tipo di scultura chiamata PLASTIGLOMERATE. “I Plastiglomerates sono formazioni geologiche che esemplificano il concetto di Antropocene, l’epoca durante la quale l’attività umana ha influenzato in maniera massiccia e persistente gli ecosistemi della Terra. I frammenti più  pesanti potrebbero conservarsi nei sedimenti geologici. imprimendo il marchio dell’uomo nella stratigrafia terrestre Queste formazioni rappresentano i fossili del futuro, testimoniano  le interconnessioni tra scienza e cultura e denunciano l’impronta indelebile lasciata dall’uomo sul pianeta.” (tratto dal catalogo Broken Nature XXII Triennale di Milano di Paola Antonelli e Ala Tahnir). Nel 2018, quando ancora non ero a conoscenza dell’attività artistica di Jazvac e dell’esistenza dei plastiglomerates, ho trovato in Sardegna, sulla spiaggia di Porto Paglia (Carbonia), queste formazioni composte in prevalenza dalla fusione di frammenti di plastica con altri  sedimenti come sabbia, legno, gusci di molluschi e roccia. Come artista sono stata immediatamente attratta da queste “conformazioni neogeologiche” attraverso le quali voglio denunciare il degrado ambientale nella speranza di sensibilizzare ed esortare gli spettatori a preservare negli anni a venire, la salute […]
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PLASTIGLOMERATE campione # 4 cm 13x8x3,5

PRESENTAZIOE PLASTIGLOMERATES Kelly Jazvac (artista canadese),Patricia Corcoran (geologa canadese) e Charles Moore (oceanografo americano) espongono alla XXII Triennale di Milano, intitolata Broken Nature: Design Takes On Human Survival edizione 2019, un particolare tipo di scultura chiamata PLASTIGLOMERATE. “I Plastiglomerates sono formazioni geologiche che esemplificano il concetto di Antropocene, l’epoca durante la quale l’attività umana ha influenzato in maniera massiccia e persistente gli ecosistemi della Terra. I frammenti più  pesanti potrebbero conservarsi nei sedimenti geologici. imprimendo il marchio dell’uomo nella stratigrafia terrestre Queste formazioni rappresentano i fossili del futuro, testimoniano  le interconnessioni tra scienza e cultura e denunciano l’impronta indelebile lasciata dall’uomo sul pianeta.” (tratto dal catalogo Broken Nature XXII Triennale di Milano di Paola Antonelli e Ala Tahnir). Nel 2018, quando ancora non ero a conoscenza dell’attività artistica di Jazvac e dell’esistenza dei plastiglomerates, ho trovato in Sardegna, sulla spiaggia di Porto Paglia (Carbonia), queste formazioni composte in prevalenza dalla fusione di frammenti di plastica con altri  sedimenti come sabbia, legno, gusci di molluschi e roccia. Come artista sono stata immediatamente attratta da queste “conformazioni neogeologiche” attraverso le quali voglio denunciare il degrado ambientale nella speranza di sensibilizzare ed esortare gli spettatori a preservare negli anni a venire, la salute […]
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