“Tutto quello che una donna è,
è corpo. Corpo la voce, corpo
i gesti, la postura, i pensieri”.
Il nostro essere donne invita a una privilegiata e continua scoperta, tanto è sfaccettato il mondo che ci circonda.
Il corpo delle donne. Esposto, canonizzato secondo ideali di bellezza mutevoli in accordo con i tempi storici, erotizzato inseguendo idee distorte di bellezza e i condizionamenti dei sistemi socio-culturali: troppo spesso le donne hanno dovuto sconnettersi dai propri bisogni reali per seguire il modo in cui dovevano essere “secondo altri”.
Il corpo delle donne come strumento di creazione, generazione, e dunque mutevole nella sua potente ciclicità, ma anche protagonista di emancipazione e autodeterminazione contro le discriminazioni. Il corpo come rinnovamento ed evoluzione.
L’immagine del corpo o il corpo come immagine, il corpo oggetto di voyeurismo nell’arte, di interpretazioni psicanalitiche nel cinema, di studi subliminali in televisione e in particolare in pubblicità dove diventa continuamente oggetto, strumento di vendita, svilito nei modelli proposti a un pubblico acritico e passivo.
Il corpo che ci identifica, che ci presenta al mondo parlando di noi ed è a sua volta filtro tra il mondo e noi, attraverso i nostri sensi.
Il corpo connesso con le emozioni e le emozioni espresse grazie al corpo, il corpo come pensiero, e come respiro, universo di energia emozionale, da esplorare, da indagare, per una consapevolezza da acquisire giorno dopo giorno.
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